Card. Kurt Koch, rev. Martin Junge
A poche settimane dall'inizio delle celebrazioni per il Giubileo della Riforma, che vedranno papa Francesco pregare insieme ai vertici della Federazione luterana mondiale nella prima commemorazione comune e non conflittuale dell'evento, il card. Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, e il rev. Martin Junge, segretario generale della Federazione luterana mondiale, pubblicano insieme un articolo sul significato storico della celebrazione (nostra traduzione dall'originale inglese).
Nell’anno
1517, nella città tedesca di Wittenberg, il monaco Martin Lutero rese pubblica
la sua opposizione alla diffusa pratica della vendita delle indulgenze, sulla
base dei suoi convincimenti teologici e spirituali. La sua voce pubblica avviò
un profondo processo di trasformazione in un già intricato contesto di radicali
cambiamenti sociali, politici ed economici. Anche se Lutero stesso non aveva mai
avuto l’intenzione di fondare una nuova Chiesa, gli ulteriori sviluppi finirono
con il dividere la cristianità occidentale e scatenarono conflitto e violenza,
le cui ramificazioni avvertiamo ancora oggi. I centenari della Riforma sono
stati una fonte di polemica e scontro tra le due confessioni.
Questa volta
sarà diverso. Il 31 ottobre 2016, papa Francesco per la Chiesa cattolica e il
vescovo munib Younan e il rev. Martin Junge, rappresentanti della comunione
mondiale di 145 Chiese della Federazione luterana mondiale ospiteranno insieme
la commemorazione congiunta della Riforma, dando avvio al suo 500°
anniversario.