Mancano meno di due settimane al viaggio apostolico di papa
Francesco in Armenia, dal 24 al 26 giugno prossimi. Dopo le visite compiute in
Messico (12-18 febbraio 2016) e sull’isola di Lesbo (il 16 aprile scorso), quello
che si sta per compiere sarà, nell’ordine, il terzo dei viaggi apostolici
pontifici fuori dall’Italia dall’inizio dell’anno e il XIII pellegrinaggio
internazionale dall’inizio del pontificato. Sul Regno una lettura teologica sul genocidio degli armeni.
Come
già annunciato, il 13 maggio scorso, dalla Sala stampa vaticana il programma
del viaggio prevede alcune tappe fondamentali: sabato 25 giugno la visita al Tzitzernakaberd Memorial Complex, il Memoriale
che ricorda l’eccidio degli armeni, poi sempre nello stesso giorno il trasferimento a Gyumri, dove Francesco presiederà la messa solenne in Piazza Vartanants. In serata il rientro a Yerevan per l’incontro
ecumenico e la preghiera per la pace.
Infine, domenica 26 giugno, l’incontro
di Francesco con i vescovi cattolici armeni nel Palazzo apostolico ad
Etchmiadzin e la partecipazione alla Divina Liturgia nella Cattedrale. A seguire l’incontro con i delegati e benefattori della Chiesa
armena apostolica e la firma di una Dichiarazione
congiunta. Per capire il contesto di questo viaggio del papa nel paese che l’anno
scorso ha commemorato il centenario del «Grande Male» - lo sterminio perpetrato
dall’Impero ottomano nei confronti degli armeni cristiani nel 1915 - si
veda anche su
Regno-att. 4,2015,269 lo Studio del mese Il
genocidio degli armeni, 1915-2015. Un vissuto martiriale a firma di Grigoris Robert Siranian.
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